Il pacchetto igiene HACCP è un insieme di normative sulla sicurezza alimentare, che mira a garantire un livello elevato di tutela della salute dei cittadini e della comunità europea. Tale legislazione alimentare, entrata ufficialmente in vigore in Europa il 1 gennaio 2006, si propone di disciplinare uniformemente la materia di igiene e sicurezza degli alimenti e dei relativi processi di controllo connessi: è in questo contesto, infatti, che il concetto di autocontrollo igienico e il sistema di analisi e controllo HACCP a quest’ultimo correlato sono stati introdotti definitivamente.
Fruttattiva, con il suo team dedicato di consulenti ed esperti in materia, vi accompagna alla scoperta della sicurezza alimentare in azienda e dell’importanza di un piano di autocontrollo HACCP che certifichi qualità e salubrità degli alimenti.
Le prime valutazioni sul tema dell’HACCP, della sicurezza degli alimenti per i consumatori e della salvaguardia del settore agroalimentare sono avvenute negli anni Sessanta in America, presso la NASA.
Ebbene sì!
È proprio nel quartier generale di Washington che sono emerse, infatti, le prime esigenze di sicurezza alimentare: lo scopo era quello di tutelare la salute degli astronauti in partenza per lo spazio e di esplorare nuove metodologie di igiene, che consentissero di individuare eventuali agenti contaminanti negli alimenti da questi assunti durante le missioni. Dagli anni Ottanta in poi, anche a seguito del fenomeno della globalizzazione dei commerci, la sensibilità e l’attenzione verso cibi sani e sicuri lungo l’intera filiera produttiva si è diffusa in tutto il mondo, prosperando anche in Europa e nel nostro Paese.
La prima codifica normativa dell’HACCP in Italia risale al 1997, anno in cui è stata recepita la Direttiva 43/93/CEE del 1993 del Consiglio Europeo: è proprio nell’articolo 3 di questo documento ufficiale che vengono stabilite, per la prima volta, le norme generali di igiene dei prodotti alimentari. Da questa data in poi, nel nostro Paese, sono state delineate anche le modalità di verifica dell'osservanza di tali norme, e si è stabilito che la
preparazione, trasformazione, fabbricazione, confezionamento, deposito, trasporto, distribuzione, manipolazione, vendita o fornitura di prodotti alimentari devono essere effettuati in modo igienico.
L’esigenza di monitorare le condizioni di igiene alimentare nei processi produttivi si è così rilevata strettamente necessaria già negli anni Novanta: è, infatti, in questo decennio che hanno visto la luce le prime procedure di sicurezza e analisi, avvalendosi proprio dei princìpi cardine del sistema HACCP odierno.
I concetti di sicurezza alla base dell’HACCP sono stati poi discussi ufficialmente a livello europeo nel 1997, quando contestualmente alla nascita di una strategia globale per la sicurezza alimentare, ha visto la luce il “Libro verde” della Commissione Europea sui princìpi generali della legislazione in materia: obiettivo della pubblicazione era esaminare in quale misura i prodotti alimentari trasformati e i prodotti agricoli di base potessero venire ricondotti nell'ambito di applicazione delle regole generali riguardanti i prodotti alimentari.
La pubblicazione del Libro Verde ha poi trovato una formulazione condivisa nel “Libro Bianco sulla sicurezza alimentare“ del 2000: in questo contesto, si intendeva disporre, nell’Unione Europea, dei più elevati standard di sicurezza alimentare, proponendo una strategia innovativa orientata a una filiera agroalimentare completamente rintracciabile. Tali furono le premesse che hanno portato al successivo impianto normativo comunitario, ufficializzato con il General Food Law del Regolamento (CE) n. 178/2002: è al 2002 che risale la prima menzione di un approccio integrato di filiera, elemento cardine del futuro "Pacchetto Igiene” entrato in vigore nel 1 gennaio 2006.
Vediamo insieme di che si tratta!
Con il pacchetto igiene sono cambiate definitivamente le norme comunitarie sull'igiene e controllo degli alimenti e sono stati introdotti dei nuovi princìpi a supporto di una nuova legislazione comunitaria, quali:
Attraverso l’adozione del pacchetto igiene HACCP, tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea possono fare riferimento agli stessi criteri riguardanti l’igiene della produzione degli alimenti; allo stesso modo, tutti i controlli sanitari in materia vengono effettuati secondo i medesimi standard su tutto il territorio europeo. Uniformando le norme sanitarie, si rende così possibile la libera circolazione di alimenti sicuri, vigilando sulla loro qualità e provienenza e contribuendo al benessere di ogni cittadino.
Il pacchetto di igiene alimentare HACCP si compone di quattro Regolamenti ufficiali, emanati dal Parlamento europeo e dal Consiglio:
Una volta stabilito l’autocontrollo obbligatorio in termini di igiene e sicurezza degli alimenti per tutti gli operatori del settore alimentare (OSA), è stato necessario introdurre un metodo tecnico specifico che consentisse di applicare tale monitoraggio, in modo organizzato e documentato: la soluzione è stata offerta proprio dal sistema HACCP.
Il termine HACCP, acronimo inglese dell’espressione “Hazard analysis and critical control points”, indica un sistema di analisi rivolto a individuare, valutare e controllare i pericoli significativi per la sicurezza alimentare. Dalla lavorazione alla trasformazione, dallo stoccaggio al trasporto, fino ad arrivare alla conservazione e alla somministrazione degli alimenti al consumatore: il metodo di analisi dei pericoli e punti di controllo critico HACCP serve a sorvegliare l’intera filiera degli alimenti, con lo scopo di tutelare la salute dei cittadini europei.
Ricapitolando, adottare un sistema di analisi HACCP significa poter individuare i pericoli che possono intaccare la salubrità degli alimenti, con l’obiettivo di evitarli attraverso un’attenta prevenzione e un monitoraggio basato su dati scientifici. Di seguito i 7 princìpi cardine che esplicano nel dettaglio la definizione di HACCP e la sua applicazione in termini di autocontrollo:
L’impresa Fruttattiva è impegnata quotidianamente nelle attività di controllo e prevenzione del rischio alimentare, avvalendosi di un piano di autocontrollo HACCP integrato, consultabile sotto forma di manuale cartaceo. L’adozione di un sistema documentato unico, condiviso con dirigenza, personale tecnico, consulenti esterni e autorità preposte di controllo, certifica in maniera inequivocabile come la nostra azienda operi attivamente in modo da minimizzare i rischi. L’obiettivo è quello di prevenire le cause di insorgenza di non conformità prima che si verifichino, prevedendo opportune azioni correttive o di richiamo laddove si verifichino delle criticità.
È in questo modo, da oltre 20 anni, che nei magazzini Fruttattiva distribuiamo frutta e verdura della migliore qualità, con un servizio altamente business-oriented: selezioniamo i prodotti più buoni da fornitori d’eccellenza e nei principali mercati del mondo, garantendo giornalmente freschezza e convenienza per ristoranti, supermercati, negozi e gruppi alimentari.
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