Niente è più rinfrescante di una fetta di anguria rossa nelle calde giornate estive. Questo tipo di frutta estiva è ricco di qualità e di proprietà benefiche, che contribuiscono al benessere del corpo rendendolo perfetto per ogni dieta e stile alimentare. Volete scoprire qualcosa in più sull'anguria? Vi sveliamo tutto in questa piccola guida!
QUANTE VARIETA’ DI ANGURIA ESISTONO?
Esistono quasi 50 tipi di anguria (in latino Citrullus lanatus, originariamente provenienti dall’Africa tropicale), diverse per peso, polpa e forma. Uno studio di un’università americana (la Washington State University) ha dimostrato che esistono più di 1200 varietà di anguria, talvolta con forme non naturali (cubiche o a piramide) ottenute facendo crescere il frutto direttamente in un contenitore. Oggi è possibile trovare angurie con polpa di colore rossa, arancione, gialla o bianca. Le principali varietà di angurie, escluse le classiche, sono:
Moon and star
Prodotta per la prima volta nell’Iowa in America, ha delle caratteristiche macchie gialle sulla superficie scura, proprio come delle stelle nella via lattea. Da qui il nome “La Luna e le stelle”: un prodotto unico e raro, che oggi è diventato l’emblema delle biodiversità. L’avete mai mangiata?
Cream of Saskatchewan
Questa tipologia di anguria viene dall’Est e cresce in territori freddi; è tonda e di piccole dimensioni, ha una polpa cremosa di colore giallo chiaro. Per darvi un’idea: la buccia è molto più sottile rispetto a quella a cui siamo abituati, è di colore verde pallido (con strisce più scure) e deve essere maneggiata con cura. Pare sia davvero buona!
Orangeglo
Anguria di origine texana, di grandi dimensioni e dalla forma allungata, che piace a tutti per la sua polpa particolarmente dolce e tendente al colore arancione e albicocca.
Hokkaido (o anguria nera Densuke)
Come molti prodotti gastronomici tipici del Giappone, l’anguria Hokkaido è il risultato di una estrema cura dei particolari e delle condizioni ambientali ed atmosferiche in cui cresce: tutto questo contribuisce a renderla una delle angurie più ricercate (e care) al mondo. Una sola Densuke può costare anche 50 euro. Un vantaggio? Il sapore: dicono sia davvero insuperabile.
Citron
Cresce nella regione desertica del Kalahari, nell’Africa meridionale, allo stato selvatico. Il Citron è con molta probabilità l’antenato di tutte le angurie: semi rossi, polpa gialla, buccia verde chiaro con macchie gialle e sapore intenso. Provare per credere!
Golden midget
Sembra quasi una zucca per via della buccia di colore giallo intenso, ma è un’anguria a tutti gli effetti: sapore e polpa (molto croccante) sono uguali all’anguria più comune, abitualmente consumata dagli europei.
Carolina cross
La più grande che potete trovare sul mercato: simile in tutto e per tutto alla comune anguria con polpa rossa e buccia verde, può raggiungere tranquillamente i 90 kg a frutto. Un frutto da record!
Bagnacavallo
Ritorniamo in Italia, dove l’anguria Bagnacavallo cresceva fino a pochi decenni fa, quando fu abbandonata per fare spazio a tipologie di anguria consone ai canoni della grande distribuzione. Furono due agricoltori romagnoli, emigrati in Canada, a portare i semi oltreoceano e a recuperarne la coltivazione. Ora la bagnacavallo è tornata in Italia: miracoli dell’agricoltura bio!
QUAL È LA DIFFERENZA TRA ANGURIA E COCOMERO?
La differenza tra anguria e cocomero è solo una questione semantica. Di fatto, anguria e cocomero sono la stessa cosa: entrambi, dunque, indicano lo stesso frutto. Certo, da un punto di vista tecnico e botanico è più corretto dire “cocomero”, come suggerisce la sua origine latina “Cucumis citrullus”. Il termine varia semplicemente da regione a regione: nell’Italia Settentrionale, ad esempio, si dice “anguria”, un nome entrato di diritto nella lingua italiana attraverso il veneziano, a sua volta derivante dal greco “angóuria”. Nell’Italia centrale e meridionale si dice “cocomero”, dal termine toscano.
QUANTE CALORIE HA UNA FETTA DI ANGURIA?
Se appartenete al gruppo dei fan sfegatati dell’anguria in estate e la mangiate in ogni occasione, fate tesoro di questa guida che vi spiega quanta anguria mangiare e quante calorie contiene.
Essendo un frutto ricco di acqua, l’anguria ha poche calorie: circa 30 kg cal per 100 grammi di polpa, 0,61 g di proteine e 0,15 g di grassi. 100 grammi di polpa di anguria corrispondono a una fetta piccola: circa 8 cubetti da 2 centimetri l’uno.
Di 100 grammi, circa 6-8 sono di zuccheri! Una fetta di anguria non vi farà ingrassare, ma tante fette in un solo giorno non sono proprio come bere un bicchier d’acqua!
L’ANGURIA CHE AIUTA L’ABBRONZATURA
Da non sottovalutare le proprietà e i valori nutrizionali: l’anguria è ricca di potassio, minerale utile a prevenire crampi muscolari; di magnesio, importante per la produzione di energia; e altri sali minerali come calcio, sodio, fosforo, e ferro. Interessante anche l’apporto di vitamine anti-ossidanti A, C, ed E, che oltre a combattere i radicali liberi, rendono più veloce l’assorbimento del beta-carotene: ecco perché l’anguria aiuta protegge la pelle dal sole e favorisce l’abbronzatura.
COME SCEGLIERE L’ANGURIA
A quanti di voi è capitato di comprare un’anguria apparentemente succosa e rossa per poi scoprire che, in realtà, il frutto non sa di niente? Vi diamo qualche dritta per scegliere l’anguria perfetta, quella che vi farà fare un’ottima figura con gli ospiti.
- Partiamo dall’esterno: la buccia!
Non fidatevi delle bucce lisce e lucide: un cocomero maturo al punto giusto ha la buccia scura e un po’ irregolare.
- Fidatevi del vecchio trucco: bussate!
Toc toc? Bussare sull’anguria, o picchiettare con le dita sulla buccia è un vecchio trucco che funziona sempre. Se il rumore che sentite è sordo, quasi come se il frutto fosse “vuoto”, vuol dire che l’anguria è sufficientemente matura.
- Quanto pesa?
Se è pesante, è ricca d’acqua: dunque è buona, proprio come la vorreste. Provate a sollevarla!
- Evita le “mezze angurie”
Cercate di comprare sempre il frutto intero, evitate singole fette e tranci singoli: possono essere congelati. L’anguria si conserva in modo impeccabile nella sua buccia!
- L’ultimo, importante, segno di bontà: il picciolo.
Il piccolo ramo sull’anguria è il picciolo, ovvero quella struttura che sostiene la foglia quando l’anguria è ancora nella terra. Se il picciolo non è secco, l’anguria è fresca!
COME CONSERVARE L’ANGURIA
Dell’anguria non si butta via niente! Per le sue dimensioni, l’anguria tende a non essere consumata per intero in pochi giorni. Per questo è importante saperla conservare. Quando è ancora intera, l’anguria può restare in un posto asciutto e fresco a temperatura ambiente per qualche giorno. Quando invece l’avete già aperta, potete conservarla in frigo (il vecchio metodo di avvolgerla con la pellicola è ottimo) avendo cura di non lasciarla al freddo per troppi giorni. Diversamente, è possibile congelare l’anguria dividendola in piccoli cubetti. Congelare l’anguria è molto semplice, vi basterà privarla della buccia e tagliarla a cubetti, per poi metterli in freezer. Un’alternativa è consumarla per preparare una bibita fresca (provate il succo di anguria con l’aggiunta di un limone o scoprite questi 10 centrifugati di frutta e verdura!) o per fare una granita.
3 MODI DI DIRE ANGURIA
Premessa: la parola cocomero deriva dal latino cucumis, che significa cetriolo. Solo in Italia la stessa parola conosce decine di varianti, di origini spagnole, greche e arabe. In inglese, l’anguria diventa “watermelon”, proprio come al sud anguria diventa “melone d’acqua”, che a sua volta deriva dal francese melon d'eau. In spagnolo anguria si dice “sandìa”, termine di origine araba che ricorda il suo corrispettivo sardo “síndria”. In francese, l’anguria è “melon d'eau”, un po’ come a Napoli.